"mezza notturna" scritto da Testa Alessandra il 22/06/2009
L'Arco di Costantino e il Colosseosono le uniche Lune stanotte!
Un soffio da Nord Est
chiude il palcoscenico stellare
Il calore di tremila persone
scalda il viale
e resiste al vento fresco
che ironico menestrello canticchia
l'ultima ora all'arrivo dell'estate...
SALTO.
Sospesa in aria il fiume di runners
mi appare fantastico
in effetti non servono le stelle stasera
e, forse, anche te saresti superfluo ora!
SALTO.
L'adrenalina prima dello sparo
mi lancia i soliti dardi elettrici nei muscoli
in fermento
HO BISOGNO di partire.
E' buio.
L'Appia stanotte è più antica
e stretta che mai
Immagino zoccoli di fieri cavalli
e non le mie suole incerte
su san pietrini viscidi
a saltare fiaccole poggiate come
mine su un campo nero.
Ma nulla esplode
nulla è guerra
se non la metafora di
una corsa ancora più difficile
che arranca tenace a occhi chiusi
come in alcuni momenti della vita
in cui devi solo cercare di continuare
anche se non vedi oltre
anche se non ricordi più
come sia bella la luce!
Discesa, salita, pericolo.
L'Appia Pignatelli è un tunnel buio
seminato dalle bottiglie svuotate
dalla sete del primo punto ristoro.
Me ne allunghi una e te ne sono grata
sei così gentile che quasi mi sorprendo.
RESPIRO.
L'Ardeatina si snoda tra l'odore dell'erba
e l'orgoglio di una campagna
romana ferita.
Qualcuno ulula e io rido
e accelero un po'.
In discesa lascio andare le gambe
Si avvicina da dietro
mi sussurra “respira respira..e vai vai alla grande!”
Non so chi sia...forse un angelo!
Odore di carne alla brace e fritto
Applausi di genti goliardiche del Sabato sera.
E quel tipo che da almeno dieci kilometri
urla “Grazie Popolo Grazie”..mi fa morire!
L'antica Roma diventa d'improvviso moderna
asfalto, palazzi, macchine
mi riportano alla realtà
insieme alla salita delle sette chiese
o delle sette stazioni di una ridotta via crucis...chissà!
Alzo le gambe , come mi hai insegnato tu..
stanotte non mollo è come se fossi qui...
Manca poco lo so, è ora di allungare un po'
di finire contenta questo viaggio al buio,
questa strana corsa
ancora più intima
ancora più vera
mi invade la folla
il rumore
la luce...
Vorrei tornare a quell'ultima umida curva
stendermi sull'erba e
aspettare
un lieve soffio da Sud Ovest
che riapra
il palcoscenico stellare!