"...Duchessa..." scritto da Testa Alessandra il 01/06/2009

Risate...tra una salsiccia di pecora
e un tortino di mille verdure
tra la voglia di scherzi da caserma
con lettini e papaline
e una foto, un sorriso
un bicchiere di vino
e “il triangolo no...”
eppoi...eppoi...
Scheletri grigi tra chiome verdi e rigogliose
la fine..e il rinnovo.
rocce e chiazze immobili di neve
a ricordare l'inverno
e fiori fiori
di colori fantastici tra muschio soffice
e spinaci selvatici
E vento e freddo
e sudore e troppo caldo
fatica ma poi profumi
e grifoni in alto
piroette di predazione
invidia di volo
invidia di leggerezza
e di aria.
Montagna.
Valli chiuse a succhiare il respiro
tra querce e poi subito faggi
in alto a cercare la luce
il sole, la vita.
Noi piccoli e impacciati
verso su verso la meta
E' dura, al solito.
Prati, piccoli petali
azzurri e viola e gialli
e ranuncoli ad aprirci la strada
Muro Lungo, con le sue colonne
di rocce
a custodire quel lago
improbabile...acquerello
di mani divine.
L'acqua increspata dal vento gelido
poi immobile
nuvole grigie corrono verso noi
verso il prosciutto e il pecorino
verso il vino “Infedele”
e ancora freddo
Poi sole, poi vento
tutto veloce
in montagna
Il sassolino sull'acqua
saltella
disegnando concentrici
vortici di gare bambine.
E poi giù
respinti da gelidi soffi
e folate improvvise
difesi dopo un po'
dall'abbraccio dei faggi
che oscurano sentieri
che cambiano l'ora
e ombreggiano i cani
urlanti di pastori
antichi con lo sguardo
arrabbiato e di rifiuto.
Mi lascio un po' andare
che frenare troppo in discesa
fa male...
E arriviamo
stanchi ma tutti sorpresi
da una nuova esperienza.
Vorrei solo che
quando la stanchezza sarà un lontano ricordo
anche solo una piccola immagine
di questa valle bellissima
di questo cielo indeciso
di questi fiori esplosivi
di questi voli “Ingrifati”
e di questi sorrisi abruzzesi
resti bloccata nell'ossigeno
di un respiro
più profondo
in un momento di asfissia.