"Polvere rossa. EUCALIPTI." scritto da Testa Alessandra il 07/05/2009

Chiusa in un guscio
schiava di sensazioni troppo personali.
Correre era come parlare con me
Correre era solo guardarsi dentro
e respirare sudare superare
limiti improbabili..
Correre era forse la non necessità
di altri
La convinzione che da sola
è meglio.
Poi d'improvviso quella polvere rossa
negli occhi.
Quella sincronia dei passi
La condivisione vera di
obiettivi comuni
La diversità ma la stessa delusione
nel non farcela
La stessa follia nel provare comunque
La polvere, il sudore, quei bambini
che iniziano per altri motivi
Che ti guardano e corrono di più
che ti scrutano nascosti e pensano
ma quanti anni ancora devo correre
per arrivare ai capelli bianchi
sulla stessa pista alla stessa ora
con un sorriso ancora più grande!?
E la gioia di un'amica che nella polvere rossa
ha trovato di nuovo la stima, la voglia il senso.
E il nitrito dello stallone davanti
col puledrino che scalpita e noi dietro
arrancando tenaci attaccati alle suole
come anatroccoli alla coda della madre.
Il guscio è spaccato sono molto serena
nella polvere rossa ho trovato una squadra
e la mia testa stimola passi migliori
per sfide giocose con compagni
agguerriti.
La mia testa cresce insieme alla voglia
di correre con voi e alla speranza
che il nostro sudore entri per osmosi
nella pelle di chi vorrebbe esserci,
nella carne di chi atleta o non atleta
è lì tra la polvere rossa all'ombra degli EUCALIPTI..