"La Tre Comuni" scritto da Testa Alessandra il 31/01/2010
Silenzioso rispettoGià dal parcheggio tra mura antiche
Portatrici di acqua,
E buchi nel tufo.
Riparo e giaciglio
Di popoli diversi.
Rispetto nell’osservare
Il cielo
sperando nella sua clemenza,
nella sua forza di trattenere lacrime
Solo per un po’
Solo per noi.
Noi
che oggi
attraversiamo
Boschi, prati
Rupi,
Corriamo
sotto lo sguardo vigile
dell’arroccata Civita
Noi che ci lanciamo
A perdifiato
In quella forra
Silenziosa
Austera
Affascinante
Da cui sale
Un profumo di pioggia
di muschio e licheni.
Labbra di roccia
si divertono
a soffiare aria fredda
solo per rubarci
un brivido.
Ma
basta alzare un attimo lo sguardo:
il Soratte illuminato dall’unico
improbabile raggio
ci riscalda
E ci spalanca il cuore.
La salita mi taglia le gambe
Ma tengo duro
Merita il traguardo
Merita la forza che uno ha.
Un’avventura
Più che una gara
Una bellissima corsa
Turistica…
Un pezzetto di Italia
In più
Visto solo
Grazie alle suole delle scarpe….